Stanotte camminerò
nei tuoi sandali,
con il passo
di occhi chiusi
vestiti di oscurità.
Intermittenze lande
di ghiacci
fiori dell’oblìo
al tatto
si dissolvono
in un miraggio.
Il tutto é niente.
E tutto si fa carico
del vuoto.
Anima mia. Perduta
tra boschi di silhouette
temibili.
Un sol dito
sul mio dito.
Poligoni fluidi
vorticosamente intorno
a noi che fissiamo
lacrime di improbabili ritorni.
In dono il mio cuore
nell’ultimo profilo
disegnato sul tuo volto.
Lasciami andare.
Divisi da numeri
in convenzioni ferree
di chi teme
il segno dell’amore.