Il pensiero su una soffitta,
l’antico richiamo
inondava il ciclo
del fecondo Nilo
su sacri inizi
veleggiati
attorno a rinascite
cosmiche.
Assordanti Soli
imprimevano il nuovo credo
geometrico,
inspiegabili assenze
sopravvivevano immortali,
grande amore mio
destinato al ghiaccio dell’oblΓ¬o.
Discese la notte
traslucida
con le sue venature bianche
maestose e cadenti,
colme di desideri
scanditi sulle labbra,
sfavillanti allusioni divine.
E’ tempo
d’ali evocate
allora contenute
in vasiΒ di calcare,
protette
da meteore violacee
catturandone
la natura del fiele.
Vola, il cuore degli dèi è in pace.