Frastagliate lingue di fiamme
il tuo stupore
rigenera
nei moti circolari
d’Oriente,
abbagliami
di ebbra consapevolezza,
fra le sequoie
e fulgide vibrazioni.
Si levano nelle ore minute
gli alianti del mistero
in setosi lampi di scure
balenanti.
Cieca di opulenza ritmica,
dalle tribΓΉ incalza
l’assordante taciuto.
La nostra volta del destino
scuote i rami di vessilli,
antichi richiami e forze universali
riprendono
la linfa di vita,
in diritto a fiorire
il giuoco di attese
e gentili soffi
su focolari di cambiamenti,
sorti del cosmo
in affanno laborioso.
Familiare ninfa
dei suoni rifrange
le sue onde di potenza
roboante, chiassosa,
d’imperturbabile
provocazione,
s’intendono onde di baci
lievemente posati,
rose dalla pacata caduta
a toglier ogni patetico dubbio.
Distrazioni d’amor.