In viaggio, rapita,
del mondo,
di binari e traverse,
il crepuscolo
dell’aspra incredulitΓ .
Vacilla il dissapore.
Menzogne!
Io che di baci rubati
ti presi l’anima.
In fondo il distante
tacito fardello capovolto
dal cielo in terre, praterie,
ricongiungeremo le nostre
veritΓ velate,
e non vi sarΓ giudice
compassionevole a proteggerci.
L’amore esige veritΓ .
E la preannunciata destinazione,
si avvicina sussurrando
al lato selvaggio, indomabile,
adducendo irreali abomini
in cavalcate a briglia tesa.
E la questionabile
lealtΓ che ti porsi,
adducendo fiori rancidi secchi
di lapislazzuli canditi,
raggiungerΓ l’alta cima
delle tue insicurezze
vestite di sfarzosa ostentazione.
Cercherai la mano,
e vi troverai illusione.
L’averla trovata,
giΓ evanescente.
L’umanitΓ corrotta
dal nobile compito
attraversando vallate interminabili.
Solo per un ultimo bacio
un attimo prima della LibertΓ .
Ti chiesi. Amore.