Fette di mondo.
Traballo su cicatrici
ben distribuite,
una linea guidaΒ diΒ sicurezze
operate da maldestri artigiani.
Volavi via senza voltarti,
un alto rogo per un ornamento,
la simmetrica compiutezza nel petto
per certuni,
lΓ dove grezzi nani
possano di nuovo incatenare
l’agile caviglia,
io che spasimo di vita
sarΓ preferibile l’eternitΓ
di un tempo affabile verecondo.
La meraviglia cela il tradimento,
lo stupore ricuce il veleno nero,
giorno dopo giorno
il giogo della miseria
avanza nel nonsenso,
richiudendo in certezze ataviche
cristallizzate nel rifugio opalino.
SarΓ la rassegnazione
o l’assuefazione
a scandire la sconfitta dell’umanitΓ .
Per coloro che vedono in chiaro,
non Γ© mai stato perchΓ© dovrebbe,
la punizione sarΓ esemplare,
gli stolti fragorosamente
esibiranno scettri di sangue
e deliri usurpati.
Moltiplicano ingombranti ghiacci,
divenuti macchie nere.
Si nutrono di valori assoluti,
gli stessi non voluti
o mai ringraziati,
e mentre le vene
esondano in gola,
la voce si arresta
e tu scompari.
Cavaliere di salvezza.
Non vedente
della libertΓ perduta.