Angelo di morte,
evanescenza gotica
al calar del sole.
Trattengo un sibilo
di ritardi trattenuti,
la libertΓ ieri e oggi
ha avuto la giusta
decapitazione.
Esiti lasciandoti.
Sovrapposta
a un’immagine
sfumata, sfuocata
ora fantasma di possibilitΓ perduta
dal retrogusto laminato
da sterile veleno,
adulterato da spighe dell’intelletto,
profeti che sporcano i cuori.
Voltata per natura dominante,
Caronte non puoi
trovar una gentileΒ carezza
per un tragico epilogo.
Sorrido, non puoi vedermi
Γ© la tua scelta.
Non troverai,
iridescenti desideri
sono altrove da banali
insipide maschere
di tradimenti.
Discreta indifferenza,
perdonami.
Di briglie non sai slegarti,
il tristo mietitore afferra
il tuo cuore secco
al risveglio di onde,
giΓ cavalli dipinte
da un’anima pura.